Strategia

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PRESENTAZIONE

IMPIANTO INNOVATIVO

DI

TRATTAMENTO DELLA FORSU

A BASSO COSTO DI INVESTIMENTO, ALTA EFFICIENZA ENERGETICA, ALTA REDDITIVITÀ ECONOMICA E BASSISSIMO IMPATTO AMBIENTALE

 

Gennaio 2019

 

PREMESSA

La TPA S.r.l., start-up innovativa, ha individuato una tecnologia che permette la realizzazione di un impianto di nuovo tipo per il trattamento della FORSU che permette di raggiungere gli obbiettivi dell’Economia Circolare con bassi costi di investimento, alta efficienza energetica, alta redditività economica ed un quasi nullo impatto ambientale.

Questa presentazione è destinata ad illustrare in modo estremamente sintetico quanto proposto da TPA S.r.l., la genesi della tecnologia e i vantaggi ottenibili per la filiera FORSU-Biogas-Biometano-Energia, al fine di mostrarne le potenzialità.

 

LA TPA S.r.l. STARTUP INNOVATIVA

La TPA è una srl iscritta al registro delle Start-up innovative costituita nel 2018 per la volontà di due ingegneri di lungo corso Lucio Sanasi e Nazzareno Giorgi.

 

La TPA, con la propria proposta tecnologica, intende dare soluzione alle problematiche esistenti nelle tecniche aerobiche o anaerobiche di trattamento della FORSU, realizzando un impianto compatibile con l’ambiente circostante e altamente efficiente sia energeticamente sia economicamente.

 

STATO DELL’ARTE NEL TRATTAMENTO DELLA FORSU

Nei servizi di Igiene Ambientali la parte di Raccolta dei Rifiuti prevede la pratica della Raccolta Differenziata RD in cui si applicano diverse tecniche che possono prevedere raccolte domiciliari estremamente separate quali per esempio suddivisioni in carta –cartone – plastica vetro; scuro e/o chiaro – lattine – organico – metalli - ecc.. Oppure raccolte selettive e raccolte multiple quali per esempio quelle di carta e cartone- vetro di vario colore e lattine-plastica- organico.

Oppure come a San Francisco dove la RD è effettuata con tre separazioni, rifiuti secchi riciclabili (vetro carta cartone plastica lattine), rifiuti non riciclabili wastes e organico compostables.

 

Come si può vedere tutte le tipologie di RD prevedono la raccolta dell’organico, denominato Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani, FORSU in contenitori dedicati e separata da tutto il resto.

Questa della raccolta separata della FORSU oltre ad essere un obbligo della direttiva UE e della legge italiana, ha la sua razionalità, in quanto permette di attuare il riciclo delle altre frazioni preservandole dall’inquinamento prodotto dal rifiuto organico altamente sporcante per gli impianti di riciclo.

La FORSU attualmente viene avviata dalle aziende di Igiene Ambientale a impianti di compostaggio di tipo aerobici o anaerobici con la conseguente produzione di compost di varia qualità, di biogas ed ultimamente di biometano.

Le norme che regolano il trattamento della FORSU appartengono a due tipologie che si intrecciano: le direttive UE e le norme ambientali e dei rifiuti Italiane.

La più importante norma è la legge del 28 dicembre 2015 n 221 detta “Green Economy”, l’ex collegato ambientale, obbliga le Regioni ad adottare, entro il 2 febbraio 2017, programmi di riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica. A questo primo obbligo dobbiamo anche aggiungere che il Parlamento Europeo ha approvato il pacchetto sull'Economia Circolare in cui, in sintesi, si prevede l’obbiettivo obbligatorio di raggiungere il

-       65% di riciclaggio dei rifiuti solidi urbani al 2035,

-       con target intermedi del 55% al 2025 e

-       60% al 2030.

Ancora più importante, dal 2023 la Direttiva Europea prevede che sarà ovunque obbligatoria la raccolta differenziata dei rifiuti e dei materiali organici (“bio-waste” FORSU), da avviare al trattamento separato.

Il risultato combinato delle disposizioni di aumento della RD e del divieto di smaltimento in discarca dell’organico ha portato a un miracoloso aumento della raccolta della FORSU

Siamo oggi ad una raccolta differenziata che ha raggiunto i 6 milioni di tonnellate anno e, secondo i calcoli, si dovrà rapidamente fare fronte ad un aumento minimo dalle 7 milioni di tonnellate ad un massimo di circa 9 milioni di tonnellate di FORSU per rispettare i parametri di corretta raccolta differenziata.

Ma gli impianti aerobici e anaerobici attualmente in funzione sono insufficienti già ora a trattare la quantità raccolta di FORSU prodotta (in alcuni casi costringendola a trasferimenti di molti Km da parte di importanti città italiane ed anche all’estero) e soprattutto è molto difficile costruirne di nuovi per far fronte ai bisogni attuali e futuri.

 

DIFFICOLTA’ ALLA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI TRADIZIONALI

Le difficoltà principali nella costruzione di nuovi impianti sia aerobici che anaerobici sono legate ai loro fattori intrinsechi di incompatibilità ambientale, per l’enorme impatto odorigeno, che spaventano le comunità locali dove dovrebbero essere costruite, facendo scattare un rifiuto quasi automatico dalle stesse. L’impatto odorigeno degli impianti tradizionali nasce dalla necessità di dover effettuare le operazioni di fermentazione, maturazione e stabilizzazione per una quantità di giorni variabile, dai 60 ai 90 giorni, creando quindi uno stazionamento negli impianti di enormi masse di materiali odorosi e delle conseguenti esalazioni. Per controllare queste emissioni vengono attuati presidi e attività molto importanti quali: ambienti tenuti sotto depressione, oltre al controllo ed alla depurazione delle arie emesse. Purtroppo la quantità di materiale in stazionamento stabilmente presente genera una massa di odori non completamente controllabili anche da impianti ben costruiti e ben gestiti.

Sarebbero necessari presidi giganteschi ed economicamente incompatibili per poter controllare tali emissioni in maniera accettabile.

Dalla incompatibilità ambientale nascono a cascata una serie di effetti perversi quali:

- costi di preparazione di progetti e studi di fattibilità che poi vengono bocciate e quindi a costi infruttuosi,

- impianti autorizzati, realizzati e avviati che poi subiscono via via ordinanze restrittive dell’attività, fino alla chiusura, con gigantesche perdite economiche per gli enti costruttori e con inevitabili scoperture di servizi;

-realizzazione degli impianti in aree lontane dai centri di produzione dei rifiuti, costringendo ad aggiungere ai costi normali di raccolta anche i costi di trasporto della FORSU con scarico da i piccoli mezzi di raccolta, in aree appositamente costruite di trasferenza, senza alcun valore aggiunto, e ricarico su altri camion di grandi dimensioni per i lunghi tragitti di consegna, aumentando a dismisura le inefficienze dei sistemi di raccolta e i costi di esercizio effettivo e di controllo sulla logistica che si ribaltano sulle tassazioni ai cittadini e alle imprese.

I costi di mercato attuali di trasporto e trattamento (variabili dalla distanza di trasporto), variano da un minimo di 115€/tonn a cifre anche superiori al 160€/ tonn.

Dallo studio per garantire la compatibilità ambientale è nato l’impianto di trattamento della FORSU proposto dalla TPA S.r.l..

 

IMPIANTO PROPOSTO DALLA TPA S.r.l.

La tecnologia proposta dalla TPA srl per il trattamento della FORSU permette di ottimizzare la filiera FORSU-Biogas-Biometano-Energia con l’obbiettivo dell’Economia Circolare grazie alla Generazione di Energia da Fonte Rinnovabile realizzando al contempo una serie di vantaggi rispetto ai tradizionali impianti di compostaggio.

Soprattutto il sistema di filiera diventa Ambientalmente compatibile con il territorio, più efficiente sia sotto il profilo del sistema di servizio sia sotto il profilo energetico e soprattutto molto più sostenibile economicamente.

 

SINTESI VANTAGGI

I vantaggi sono riassunti in:

-       Bassa Impronta Odorigena,

o   L’impianto proposto dalla TPA non necessita né di attività né di spazi per la fermentazione, maturazione e stabilizzazione della FORSU e lo stazionamento necessario del materiale è giornaliero; questo le garantisce, a parità di potenzialità di trattamento, una “impronta odorigena” (cioè la potenziale capacità di impatto ambientale odorosa) di ben 45 volte minore rispetto agli impianti tradizionali; di conseguenza utilizzando i normali presidi ambientali tradizionali quali locali in depressione e sistemi di depurazione delle arie gli permette una compatibilità ambientale molto favorevole e la possibilità di collocazione  non lontano dai centri abitati avendo la certezza di non creare problemi di disturbo con odori sgradevoli ai cittadini residenti;

 

-       Superfici ridotte

o   L’impianto proposto oltre alla Bassa Impronta Odorigena, sempre per l’introduzione del non stazionamento della FORSU, necessita per la sua realizzazione di una superfice complessiva estremamente ridotta. In concreto abbiamo necessita di solo 7.000 mq per realizzare un impianto con capacità di trattamento di 30.000 tonn/anno di FORSU, contro una superfice necessaria negli impianti tradizionali di oltre 35.000 mq.

 

Di lato illustriamo un confronto di ingombro

 

Tale notevole differenza permette di realizzare l’impianto proposto dalla TPA in aree ridotte e vicine ai centri urbani di produzione e raccolta del rifiuto; si ottiene così l’effetto di accorciare il trasferimento dei mezzi di servizio urbani tra l’attività di raccolta ed il luogo di scarico finale.

 

-       Costo di investimento molto ridotto

o   I vantaggi indicati sopra permettono la realizzazione dell’impianto proposto da TPA con un investimento molto contenuto. Infatti abbiamo bisogno di un capitale per la realizzazione 5 volte inferiore rispetto agli impianti tradizionali a pari potenza di trattamento.

 

-       Aumenta la quota di energia prodotta

o   Con la tecnologia proposta da TPA otteniamo un incremento della produzione energetica rispetto ad un tradizionale impianto anaerobico. In concreto prevediamo da una tonn di FORSU di aumentare il recupero di biogas e quindi poter ottenere un aumento di biometano disponibile o di energia elettrica producibile del 54%.

 

-       Risultato economico di gestione molto favorevole

o Sempre considerando un impianto della taglia da 30.000 tonn/anno, possiamo ottenere un risultato economico estremamente interessante e sostenibile.